Lubitel 2

KoniOmega flex

Rolleiflex SL35

Zenza Bronica

Hasselblad 500 C

Nikon FG

VMamiya M645

   Kodak DC260      Digital Science   Digitale

LE FOTOCAMERE CON LE QUALI HO LAVORATO

(La mia storia, solo fotografica)

 
Dal 1975 al 1990 circa, ho utilizzato queste fotocamere, oltre
ad altre attrezzature: ingranditori, reprocamera, bromografi,
tavoli luminosi, banco termostato, lampade, flash, accessori
da sala di posa piuttosto, che camera oscura, esposimetri,
telecomandi, le prime fotocellule ed altro che ora non
ricordo. La maggior parte di queste macchine fotografiche
le ho acquistate, altre mi erano date  in uso dove ho  lavorato
o collaborato.
Quello che intendo dire è: certo dalla fotografia per hobby
sono passato alla fotografia industriale, con a disposizione
materiali che molti amatori non hanno, però molte mie
"opere"  (mi piace chiamarle cosi, vanitoso!) sono state
realizzate anche senza la macchina fotografica.
Del resto, il foro stenopeico non l'ho inventato io!  Basta un
po' di fantasia.
Per farvi un esempio, fra le macchine che vedete la Lubitel 2
costava poche migliaia di lire ed era di plastica. Mi è stata
regalata, da nuova, da un amico fotografo, perché non si
chiudeva bene (era scheggiata) e, con un po' di colla, ha fatto
delle ottime fotografie. Ne parlavamo nei circoli fotografici,
quando qualche "fanatico", la prima cosa che faceva era
domandare con che macchina avevi fatto la foto e, con che
obbiettivo, prima ancora che guardarla ed, eventualmente,
esaminarne il messaggio (qualora ve ne fosse),ostentando che
lui possedeva l'Hasselblad.
Anch'io ho posseduto un Hasselblad 500 C, (la Rolls Roice
delle fotocamere), ma per poco tempo. Era già troppo costosa
allora, soprattutto gli obbiettivi. Di lei mi  è rimasto solo un
bellissimo libro: il manuale.
Altra macchina che mi è passata tra le mani era una "Seagul"
reflex, semi distrutta, della quale non sono riuscito a trovare
nessuna informazione, forse era cinese. Con essa ho  fatto
qualche foto, passava luce da ogni parte. Poi l'abbiamo
smontata e l'ho utilizzata per quel foto-gramma dove racconto,
scherzosamente, di aver distrutto una NIKON. In realtà è
presente anche lei, ma solo per lasciare la sagoma del corpo.
Gli ingranaggi sono del "defunto gabbiano", piccola licenza,
pardon, bugia poetica. La NIKON credo che fosse una F1 e sta
bene ancora penso.
Attualmente posseggo ancora una NIKON FG e due MAMIYA
M645 (4,5x6), una motorizzata, con  pentaprisma elettronico AE,
parecchi obbiettivi, sia sekor che nikkor, con adattatori per
poterli intercambiare sui tre corpi, un ingranditore, quattro
proiettori per diapositive e, parecchi altri  accessori, ma non
fotografo più dagli anni 90.
 
E, per finire, se siete arrivati fino a questo punto, vi dirò le mie:
 

CONCLUSIONI E RIFLESSIONI

 
Nel 1985 circa, ho cambiato lavoro ed avendo fatto un corso di
"Autocad" ho iniziato, a 40 anni, ad occuparmi di progettazione
computerizzata, ero già  appassionato di grafica e, di lì ad
utilizzare sempre di più il P.C., abbandonando la reflex, il passo
è stato breve.
Non voglio essere retorico però, le elaborazioni che ai miei
tempi si facevano in camera oscura, oggi non hanno più senso.
Per fare una solarizzazione si doveva fare prendere luce alla
pellicola durante lo sviluppo e, fare una serie di tentativi. Oggi
si premono due tasti e il gioco è fatto.
Quindi la soddisfazione che si provava un tempo va a farsi
benedire!
Inoltre, con una fotocamera digitale, che ho usato ma non
ancora acquistato (perchè o NIKON o niente), se sbagli una foto
con il computer la correggi, sia nell'esposizione che
nell'inquadratura e, non sprechi nemmeno pellicola. A volte noi
per una foto facevamo 5 scatti. In un viaggio per un "reportage"
anche amatoriale, facevamo 300 scatti, per selezionarne 50.
Certo i "puristi" sostengono che una buona diapositiva ha una
risoluzione migliore di un'immagine vista su un monitor LCD o,
peggio ancora, su un TV casalingo. Ma vi ricordate le proiezioni
di diapositive magari in dissolvenza e sonorizzate? Quanti cavi,
centraline, cavalletti e, se cadeva un caricatore? Non vi è mai
successo? Beati voi!  A me sì.
Secondo me questi non sanno usare un computer!
Scherzi a parte, un po' di nostalgia la provo anch'io, per quelle
nottate d'estate (in mutande e canottiera, rovesciandomi
addosso il fissaggio o lo sviluppo) passate in camera oscura ad
inventare elaborazioni o esperimenti per poi scoprire sui "testi
sacri" che  Man Ray Luigi Veronesi o  Paolo Gioli  li avevano
fatti molti anni prima.
Ora le tre di notte le faccio ancora, perchè da buon vecchio
dormo poco, ma le passo facendo DVD di animazioni e, mi
diverto parecchio.
Ora chiudo perché è quasi mattina e non vorrei diventare
anche uno scrittore (meno male che non ne sono capace).
Ciao

 1990


Aggiornamento al 2017 di Hasselblad ne ho poi ricomperate altre 500 CM + digital back Clicca

 

TORNA ALLA HOME PAGE

 

Petri 7s

Zenith E

Exakta TWIN TL

Mamiya RB67

Rolleicord VB

Yiascica Mat 124 G

Mamiya 7 6x9

Linofh